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Gare del 2008

GRUPPO PATTINAGGIO SAN MINIATO di corsa dal 1971

23 NOVEMBRE 2008 – U.I.S.P. NAZIONALI INDOOR – Forlì
Ed eccoci a Forlì per l’ultima gara della stagione. Stavolta abbiamo un “allenatore” di eccezione: il nostro presidente Moreno Guerri che accompagna la nostra piccola, ma agguerrita pattuglia di atleti. Sono Damiano e Giovanni ad affrontare le prime gare e l’emozione li condiziona un po’ nella gara veloce. Sui 600 metri, invece si fanno ben valere e tingono di giallorosso la finale: 4° e 5° posto fra i piccoli azzurri! A Marco il compito di farci sognare nella categoria Primavera, e il risultato č di tutto rispetto: medaglia di bronzo sia nella gara veloce che sulla distanza pių lunga. Partito in testa nella finale dei 200 ha condotto la gara fino a tre birilli dall’arrivo !! Elisa ha partecipato alla gara femminile della stessa categoria. Alessandro e Francesco, per la categoria cuccioli, hanno difeso i nostri colori. In particolare Alessandro ha sfiorato la finale, aggiudicandosi poi la finalina per il 7° posto.Da segnalare infine Angela che ha corso fra gli allievi e Gilda nei Primi Passi.
7 SETTEMBRE 2008 – U.I.S.P. – NAZIONALI STRADA a SAN MINIATO
Si sono svolti nei migliori dei modi i Campionati Nazionali UISP – Lega Pattinaggio del 7 settembre 2008. Noi del Gruppo Pattinaggio San Miniato (atleti, genitori, tecnici e amici) ce l’abbiamo messa tutta affinché questa festa riuscisse bene. Il tempo (atmosferico) ci ha permesso di svolgere tutte le gare all’asciutto; il caldo, insistente ma non insopportabile, ha fatto compagnia al vento forte che ha spinto pių veloci al traguardo gli atleti. Anche il servizio bar, con Maria e consorte, instancabili, ha retto bene l’impatto di un afflusso di persone non comune per il luogo. Gli atleti, loro sė, alla fine di una dura settimana di allenamento, che ha fatto irruzione nel torpore delle vacanze estive, loro sė che hanno fatto la parte del leone (leoni sui pattini, embeh?) portando quasi tutti a casa una preda, pių o meno grossa. In quei momenti tutti eravamo sulle ruote con lo sguardo diritto avanti per cercare di guadagnare un centimetro, di trovare un impercettibile varco tra gli avversari, di sfruttare l’ultimo grammo di ossigeno disponibile. E tutti abbiamo esultato all’arrivo, più o meno chiassosamente per l’arrivo dei nostri al traguardo, non importava in quale posizione, inconsueta tachicardia testimone di un’emozione. E quanti urli hanno accompagnato le gare: sgranati e squarcianti sia per il primo sia per l’ultimo arrivato… Li riserveremo un giorno (un po’ meno, perō) anche agli avversari?

Ma il vero protagonista della mattinata è stato lui, il Microfono. Ebbene sė, aveva vita propria, era vivo, ed aveva una particolare idiosincrasia per certe frasi, o certe sillabe, non so: “Si sono tenu… (spento)… si sono tenu… (spento)… si sono tenu… (spento)… CI SONO STATI… ” capitolava esausto lo speaker, giā alle prese col sole a picco…
Alla fine è stato licenziato per scarso rendimento (il Microfono) ed è stato prontamente rimpiazzato, il che è stato per lo speaker come aver passato un’ora di shiatsu.
Il pranzo: buono (è la parola migliore che mi viene); il servizio come la digestione (un po’ lenta) ma forse era per compensare la velocitā degli atleti…

Ah sė, gli atleti! Facciamo un po’ di nomi e vediamo un po’ di foto.
la pista è stata solcata prima dai Piccoli Azzurri (le categorie in UISP hanno nomi un po’ diversi da quelle FIHP): Giovanni RICCI, Damiano MENNA e Chiara VINCENTI nei 200 e nei 600 mt. in linea, hanno conquistato rispettivamente due medaglie di bronzo, due medaglie d’argento e… l’importante è partecipare…; Marco BERTELLI, nella categoria Primavera, si č guadagnato un terzo posto. Elisa BOCCHILE ed Emanuela VACCARO hanno cercato il podio ostinatamente ma senza – ancora per poco – risultato; Marco Poletti nonostante un ritrovato entusiasmo non ha raggiunto per ora, solo per ora, una gratificazione. Poi è stata la volta dell’esibizione dei Primi Passi con Gilda e Gabriele che hanno meritato a ragione un’ovazione da tutti i presenti.

Dopo la pausa mangereccia č stata la categoria Cuccioli a riaprire i giochi: Alessandro VINCENTI ha agguantato la medaglia di bronzo nei 300 mt., mentre Sladan PJANIC’, Azzurra GUERRI e Valentina GHIRIBELLI hanno tentato di riempire con il tifo (da fermi, cioè) un risultato che si fa attendere. La categoria Allievi ha visto scorrere i pattini di Angela ETTORE (con Angela sopra, dico) ma in effetti ci vuole un piccolo sforzo in più per salire uno dei tre gradini. Salendo di tono, ma con uguale intensitā, gli occhi si sono incollati su Michele DI SALVO che ha portato via sui 500 un secondo e sui 3000 un terzo posto per i Master; trionfo per Rachele CAPPELLINI e Ambra CHESI che hanno monopolizzato il podio per 20 minuti saltellando tra il gradino pių alto per Rachele ed il meno alto per Ambra (500) e tra i due minori per i 3000 metri.
Ha chiuso la sequela di premi per il Gruppo Pattinaggio San Miniato Ambra CHESI, che per gli over 14 ha incassato due ori.
Abbiamo vinto il primo posto per le societā.
Lo abbiamo ceduto al Siena, secondi in classifica.
Abbiamo dimostrato che “sportivo” non è umiliare, mostrare muscoli, guardare l’orizzonte anzichè gli occhi di chi ha perso…
“Sportivo” è dire: “Il primo posto è in alto, vieni che ti dō una mano così ci arrivi anche tu”.
Lo abbiamo urlato.

Ma la vittoria l’hanno avuta anche su se stessi, per aver superato un limite o per aver fatto del proprio meglio per superarlo;
per aver raggiunto ciō che un minuto fa era impossibile;
per aver applaudito quello pių bravo e anche quello meno veloce, ma con lo stesso trasporto;
per aver sopportato il dolore dello stivaletto che stringe troppo;
per aver odiato l’allenatore ma poi ringraziato col cuore in una mano e nell’altra la coppa;
per averci creduto sul serio.

Non sta a chi scrive ringraziare “chi di dovere”.
Penso solo che noi adulti abbiamo fatto esattamente ciō che dovevamo, ognuno secondo le proprie possibilitā ed il proprio tempo, chi spostando una sedia, chi spostando un camion…
L’importante su tutto è che CI SIAMO STATI: con la testa, con la presenza, con la pancia.
Per questo ci facciamo un sommesso applauso, come quello che Moreno ci ha chiesto a fine cena.
PER AVERCI CREDUTO SUL SERIO
marco vincenti
Foto